Luke Donald: anche i migliori sbagliano..........

giovedì 14 ottobre 2010

Potenzialità del "mercato-golf"


Le potenzialità del “ mercato-golf ” sono immense e ancora abbastanza inesplorate. Una ricerca patrocinata dalla Fig e dall’Upa (la più importante associazione italiana di Utenti pubblicitari) e svolta da un’equipe di studenti della facoltà di Scienze della Comunicazione della Sapienza di Roma, diretti da Mario Morcellini e Barbara Mazza, punta proprio a far luce sulle potenzialità sottese al golf: quanto, ad esempio, può valere un prodotto sul mercato se associato a un green, a un giocatore, se veicolato attraverso le imprese dei grandi campioni di questo affascinante sport.Secondo i dati della ricerca - “Il golf come metafora pubblicitaria”, presentata in mattinata presso la facoltà di Scienze della Comunicazione della "Sapienza" di Roma, alla presenza del presidente della Federazione, Franco Chimenti, del presidente dell’UPA, Lorenzo Sassoli de Bianchi, di Gianni Oliosi (responsabile Relazioni esterne BMW Italia), Gianpiero Vietto (Marketing Ferrero) e Donato Di Ponziano, responsabile dell’Ufficio Marketing della Federazione - lo sport del green ha un vastissimo appeal potenziale, legato soprattutto al turismo e al mercato dei beni di lusso. In Italia, ad esempio, è ancora pochissimo diffuso il “turismo golfistico”: i tour operator all’estero hanno creato un vero e proprio filone, con pacchetti ad hoc per giocatori e appassionati. In Italia il fenomeno è ancora in divenire. Ma le potenzialità economiche che l’avvento di questo tipo di turismo potrebbe essere veramente importanti.Il golf, grazie alle imprese dei fratelli Molinari, ma anche del 17enne Matteo Manassero e di Diana Luna, è in espansione sui mezzi di informazione italiani: gli spazi, pur sempre risicati, si stanno allargando in maniera sempre più evidente. Gli sponsor, nel nostro Paese forse ancora un po’ pigri, stanno arrivando. La ricerca punta a individuare i soggetti di mercato più indicati ad affiancare le imprese dei campioni del putt, del ferro, del tee. E chissà, presto potremo vedere i fratelli Molinari occupare grandi spazi pubblicitari e arrivare definitivamente al grande pubblico, come questo sport - olimpico da Rio 2016 -, antico, raffinato, nobile e in uscita dai cliché e dalla sua storica nicchia.

Fonte: sito web La Repubblica

Ufficio Stampa Team Slice & Draw

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