Grandi giorni di golf questi ultimi, un'edizione della Ryder Cup emozionante, vissuta ancora più intensamente guardando anche i nostri giocatori fronteggiare i mostri americani.
Ma questa volta i mostri siamo noi, gli "europei", che forse in questa strana e antica competizione per la prima volta sentiamo quella strana e "politica" bandiera azzurra con tante stelle gialle come la nostra bandiera.
Inutile dire che il compito dei fratelli Molinari è stato arduo fin dall'inizio, ma nonostante qualche difficoltà di esordio, entrambi hanno fatto onore alla competizione.
Qualche difficoltà iniziale ha fatto si che nel primo confronto, sabato e non venerdì a causa delle interruzioni meteo, con il duo Zach Johnson/Hunter Mahan, la nostra coppia ha sofferto per tutto l'incontro rischiando di raggiungere il pareggio a due buche dalla fine, ma senza riuscirci.
Molto meglio alla seconda uscita contro la coppia Stewart Cink/Matt Kuchar dove partiti in vantaggio nelle prime 9, i nostri hanno subito il ritorno degli americani nelle seconde nove pareggiando l'incontro all'ultima buca.
Nei singoli svolti lunedì e non domenica sempre a causa dei ritardi dovuti al meteo, Francesco Molinari ha dovuto fronteggiare il mostro sacro (forse oggi un po' meno sacro) Tiger Woods, mentre Edoardo si è scontrato con una delle rivelazioni del golf americano degli ultimi mesi, il 21enne Rickie Fowler.
Francesco è partito molto bene con ben 3 birdie nelle prime 5 buche ed ha tenuto il comando fino alla buca 8, ma poi Tiger si è svegliato ed è tornato il mostro che tutti conosciamo, infilando una paurosa serie di 1 eagle e 6 birdie dalla buca 4 alla buca 13. Da notare che l'eagle è stato fatto grazie ad un tiro da 125 metri che è atterrato in green ad un solo metro dalla bandiera con la palla che poi dolcemente è rotolata in backspin in buca. Troppo forte per tutti, anche per un Francesco abbastanza ispirato che comunque chiude le 15 buche giocate con 5 birdie ed un solo bogey.“Ho cercato di fare del mio meglio ma lui oggi è stato fantastico e non c'è stato nulla da fare.”
Edoardo ha lottato invece per tutto il match play mantenendo sempre un vantaggio variabile fino a 4UP alla buca 12, avendo poi la possibilità, con un vantaggio di 3UP, di chiudere l’incontro alla buca 15, mancando però il colpo del birdie. A questo punto Fowler è tornato alla grande infilando tre birdie consecutivi e pareggiando così l’incontro alla 18.
C’è da dire che il mezzo punto di Edoardo ed il seguente punto pieno del campione Open USA 2010 Graeme McDowell (detto anche G-MC) hanno permesso all’Europa di riportare a casa la Ryder dopo la breve parentesi di Wahalla 2008.
Incredibile la reazione del pubblico verso i nostri giocatori, in assoluto i più acclamati e loro stessi incredibilmente esaltati dal campo, dall'ambiente e dalla formula di gioco, completamente diversa da qualsiasi altro torneo di livello mondiale, le parole di Edoardo dicono tutto: "E' stata una settimana fantastica, un sogno giocare la Ryder Cup, specialmente con Francesco. E' un torneo completamente diverso rispetto a tutti gli altri, molto più divertente perché giochi con una squadra".
Uno spunto per il nostro Team e per la mitica Coppa La Triade: che sia venuto il momento di inserire qualche formula del tipo Foursome o ancora meglio portare la Coppa, nella sua oramai abituale evoluzione, alla formula del Match Play ?
E' molto probabile lo svolgimento a breve di un Comitato Esecutivo su questi temi, ai prossimi post l'eventuale aggiornamento ed ogni decisione.
Luke Donald: anche i migliori sbagliano..........
martedì 5 ottobre 2010
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